"Sicuramente veniamo da un periodo poco felice per quanto riguarda i risultati. In settimana abbiamo potuto ricaricare le batterie soprattutto dal punto di vista mentale. Siamo consapevoli che domani affronteremo un’altra battaglia contro un Nardò che come noi no attraversa un buon momento. Però, ci teniamo a far bene, soprattutto in casa. Vogliamo tornare alla vittoria e riscattarci dopo quest’ultimo periodo". Sono le parole del centrocampista Dario Maltese che ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Nardò in programma domani pomeriggio.

Sul momento: "Il problema, più che fisico è psicologico. Purtroppo, la sconfitta contro il Gallipoli è stata dura da digerire. Abbiamo perso una partita nella quale la squadra avversaria si è avvicinata alla nostra porta solamente in due occasioni. Stessa cosa contro il Barletta. Perché non è vero che nel secondo tempo abbiamo subito loro. Purtroppo, è andata male anche lì. A Bitonto, invece, dal punto di vista dell’agonismo ho visto la squadra che era prima. Secondo me, precedentemente eravamo andati un po’ in deficit. Ma il problema non è fisico, perché corriamo dal primo all’ultimo minuto".

Sull’ultimo mese: "Sono una persona realista che cerca sempre di guardare le cose positive. Sappiamo che è stato un febbraio negativo. Però, le cose negative cerco di analizzarle da solo. Invece, quelle positive è giusto trasmetterle anche ai più giovani. Sono tre anni che faccio il Girone H e posso dire che quest’anno c’è davvero tanto equilibrio. Basta un filotto di risultati per poter ricreare l’entusiasmo. L’anno scorso, a Brindisi eravamo a nove punti a poche giornate dalla fine e la forza psicologica ci ha portato ad agganciare la Cavese e a vincere lo spareggio. Questo per dire che dobbiamo rimanere tranquilli".

Sulla partita: "Questa squadra, quando arrivano le partite importanti si esalta. Con questo non voglio dire che domani vinceremo tre a zero contro il Nardò. Siamo consapevoli che sarà una partita molto difficile contro un avversario ostico e difficile da affrontare. Poi, quando si cambia allenatore tutti cercano di mettersi sempre in evidenza e ci sono ancora più motivazioni".

Sul cammino: "Il campionato è ancora lungo. Mancano dieci partite che sembrano poche ma sono ancora tante. Ci saranno tanti scontri diretti, domani ce n’è anche uno. La classifica è talmente corta che è difficile cercare di individuare un obiettivo. Bisogna cercare di fare più punti possibili a prescindere dalle prestazioni. Se non si riesce a vincere, non bisogna perdere ma pareggiare. Questa deve essere la mentalità da qui alla fine. E domani abbiamo l’occasione di riscattarci dopo questo mese negativo".

Sulla sua stagione: "Il mio modo di vedere il calcio non è dal punto di vista singolo ma di squadra. Sono legato più alla vecchia generazione che alla nuova. Però, posso dirmi soddisfatto di come sta andando la stagione. Ho al mio fianco una squadra importante che mi sopporta. L’unico dispiacere è non essere riuscito a festeggiare sotto la curva un gol".

Sulla squadra: "Dispiace per quest’ultimo mese, soprattutto per i tifosi. Però, i primi ad essere dispiaciuti siamo noi. Tempo fa, ho detto che eravamo un ottimo gruppo ma non ancora una squadra e che lo saremmo diventati con il tempo. Però, alla fine, sono sempre le cose negative che ci insegnano qualcosa. Questo momento ci è servito per capire cosa vogliamo fare da grandi".

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