"Quando si subentra dopo le dimissioni di un presidente, ci si può aspettare qualsiasi situazione negativa. Invece, non è stato così. Onestamente sono andato a Matera a parlare con la società, dopodiché ho incontrato subito la squadra. Loro erano demoralizzati ma con grande voglia di rivalsa". Parla così, alla trasmissione Lunedì Puglia su Antenna Sud, il tecnico biancoazzurro Fabio De Sanzo.

Sulle sensazioni: "Ho trovato una squadra ben allenata e tatticamente sul pezzo. Per questo, vanno dati i giusti meriti a Panarelli. Di mio, ho solo messo un po’ più di motivazioni nei ragazzi, dicendo loro di giocare a calcio e stare liberi con la testa in campo. Perché questa ritengo sia una squadra che sa giocare a calcio".

Sulle prime mosse: "Gran parte della squadra già la conoscevo. Alcuni di questi ragazzi li ho avuti in passato. Ho detto loro di giocare alto e di non abbassarsi. E devo dire che ho trovato predisposizione da parte della squadra".

Sull’esordio: "Ci trovavamo di fronte una grande squadra come la Fidelis Andria. Dovevamo prenderli alti per cercare di non permettere a pedine come Strambelli, Varsi, Cecere e Russo di farci del male. Abbiamo avuto tante occasioni e colpito anche due pali. La squadra si è mossa bene e dato anche filo da torcere ad una grande squadra come la Fidelis Andria".

Sugli obiettivi: "Ho chiesto di non parlare mai di play off. Sono arrivato con quattro partite difficili. Siamo consapevoli che sono tutte finali per noi. Però, più che i play off il nostro obiettivo deve essere quello di giocare a calcio di esprimerci al meglio in campo. Poi vediamo ciò che viene".

Sul rush finale: "Giochiamo contro squadre che sono tutte davanti a noi. Ho chiesto a società e squadra di non mettersi pressioni in questo finale di stagione. Il nostro obiettivo deve essere quotidiano. Dobbiamo giocare e divertirci. Quando si chiede troppo ad una squadra non è mai facile rispettare le aspettative".

Sul futuro: "Parlando con la società, ho detto loro: diamoci questo mese di tempo per piacerci. Poi, non so cosa accadrà il 6 maggio. Magari cambieremo strada, o magari no. Ho parlato con il presidente Petraglia a lungo e mi ha assicurato che è sempre dietro al Matera. Vuole un po’ di tempo per pensarci in queste settimane prima di valutare il da farsi".

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